Cosa succede se viene tappata l’uscita di un dosatore progressivo?

I dosatori progressivi costituiscono l’elemento principale del sistema di lubrificazione progressivo, utilizzato principalmente nei sistemi per la lubrificazione a perdere di grasso o di olio.
In questo tipo di sistema, il lubrificante viene pompato in un singolo ingresso da un “distributore progressivo” o “divisore”, ed è diviso volumetricamente in un certo numero di punti tramite il movimento progressivo dei pistoni disposti in sequenza.  Essendo disposte in serie tra loro, le valvole del dosatore possono erogare il lubrificante solo quando quella precedente ha completato i suoi tempi di erogazione.

Nel corso del funzionamento del sistema, può capitare che un’uscita del dosatore progressivo venga ostruita, impedendo l’erogazione della quantità di grasso o olio relativa a quell’uscita.

Questo impedisce la normale erogazione di lubrificante, che comporta la fine del corretto funzionamento di tutti i dosatori progressivi collegati tra loro e di conseguenza dell’impianto di lubrificazione.

Per fare fronte a questo inconveniente generalmente è sufficiente controllare soltanto un singolo elemento per individuare il guasto nel blocco delle linee. Infatti la modularità dei dosatori progressivi consente all’operatore di sostituire rapidamente l’elemento senza intervenire sui collegamenti e i tubi.

Il dosatore progressivo è un sistema continuo composto da un numero minimo di 3 elementi che continua ad erogare il lubrificante fino a quando la pressione in ingresso viene a mancare, e il sensore di ciclo ha la funzione di stoppare la pompa quando la quantità di lubrificante necessaria è stata raggiunta. Durante l’installazione è necessario avere una pressione di 20/25 bar all’ingresso del dosatore, ed anche considerare le eventuali cadute di pressione derivanti dalla lunghezza del tubo.

Il sistema con i dosatori progressivi può essere utilizzato in diverse applicazioni:

- Per piccoli e medi impianti di lubrificazione a perdere di olio e grasso (anche a ricircolo di olio e bassa portata).
- Qualsiasi numero di punti (normalmente non più di 300)
- Per un monitoraggio del sistema facile ed economico.
- Nei sistemi pneumatici, elettrici o manuali.
- Per avere la possibilità di sezionare l’impianto in zone.
- Per lavorare in zone ATEX e in ambienti marini (INOX 316).