Il processo di tornitura consiste in una lavorazione per asportazione di truciolo, in cui il pezzo viene fissato ad un mandrino e posto in rotazione mentre l’utensile da taglio si muove lungo il pezzo dandogli la forma desiderata.
Questa lavorazione viene eseguita quando si vogliono ottenere dei pezzi particolari, dotati ad esempio di scanalature, fori e filetti, e prevede due passaggi principali: la sgrossatura e la finitura.
Durante la sgrossatura si procede alla rimozione del materiale in modo grossolano, mentre nella fase di finitura il pezzo viene modellato su misura, in modo da ridurlo alla forma, alla dimensione e alla rugosità che si desidera ottenere.
Il tornio è uno dei macchinari più antichi dell’umanità, ma è ancora tra i più utilizzati per eseguire il processo di tornitura, anche se oggi viene sempre più spesso sostituito dalla sua evoluzione, rappresentata da macchinari che possono essere definiti dei veri e propri centri di lavoro CNC (Computer Numerical Control), in cui il processo di tornitura è interamente automatizzato e controllato da un computer.
Per la lavorazione dei metalli esistono diverse tipologie di tornio (orizzontali, verticali, plurimandrino), ma tutti i modelli hanno una caratteristica in comune: il pezzo da modificare viene fissato ad un mandrino, che per via dell’azionamento di un motore elettrico compie un movimento rotatorio grazie al quale viene effettuata la lavorazione vera e propria.
Dopo un’introduzione su cosa consiste la tornitura e le diverse tipologie di macchine, vediamo ora nel dettaglio il ruolo della lubrificazione automatica per i diversi componenti del tornio che vengono coinvolti in questo processo.
Nel corso del processo di tornitura vengono coinvolti e sottoposti ad un elevato sforzo meccanico diversi componenti della macchina utensile utilizzata, quali mandrino, viti a ricircolo di sfere, pattini e guide di scorrimento.
Il mandrino ruota a velocità elevatissime, creando un forte surriscaldamento tra le parti che entrano in contatto.
In questo caso è necessario un sistema di lubrificazione aria/olio, che è capace di fornire un flusso continuo di miscela aria-olio per lubrificare e allo stesso tempo raffreddare le superfici che vengono a contatto, in modo da prevenire l’usura ed evitare il surriscaldamento che metterebbe a repentaglio l’intero processo di lavorazione.
Per le viti a ricircolo di sfere è necessario invece un sistema con iniettori a linea singola 33V, in grado di fornire olio o grasso fluido direttamente sul punto mantenendo una sottile pellicola di lubrificante che avvolge le parti in movimento.
Per i pattini e le guide di scorrimento, dovendo supportare un carico maggiore, è indicato un sistema di lubrificazione a grasso, che ha una consistenza maggiore e permette il movimento del pezzo durante la lavorazione favorendo lo scorrimento.
Le diverse tipologie di lubrificazione sono progettate a seconda delle funzioni dei componenti del tornio, e sono fondamentali per garantire costantemente la massima operatività del macchinario al fine di assicurare un’ottimale riuscita del processo di tornitura.